Il 4 e 5 ottobre 2020 si terranno le elezioni per il rinnovo dei Consigli Giudiziari (organi decentrati dell’autogoverno); il 18, 19 e 20 ottobre quelle per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale della Associazione Nazionale Magistrati. Questi importanti appuntamenti elettorali cadono in un periodo difficile per la magistratura che vive all’esterno una grave crisi di credibilità ed è attraversata all’interno da sentimenti di sfiducia e disaffezione rivolti non solo verso l’associazionismo giudiziario, ma anche verso l’istituzione consiliare.
Per non farci travolgere dalla crisi, e reagire al disorientamento e all’indignazione, ci sembra indispensabile “tornare alla giurisdizione” e riportare al centro del dibattito, del confronto e dell’interesse di tutta la magistratura, il lavoro, l’esempio, i contenuti.
A due anni dall’insediamento dell’attuale CSM intendiamo dunque ripartire dall’esame delle tante iniziative proposte, coltivate e intraprese dai nostri consiglieri. Iniziative tradottesi in circolari, risoluzioni e linee guida – alcune già approvate dal CSM, altre in corso di elaborazione e discussione – che segnano una decisa inversione di tendenza rispetto ai modelli organizzativi che hanno in concreto favorito il carrierismo e le clientele.
Pensiamo infatti che azioni concrete volte a ricostruire la magistratura orizzontale e paritaria voluta dai costituenti costituiscano la migliore risposta al disorientamento generale.